II confini tra Poesia Con-creta e Poesia Visiva sono in realtà poco definiti. In entrambe i fenomeni il linguaggio viene generalmente sottratto al contesto sintattico e presentato su una superficie in modo da rispondere ad esigenze visive. Questo procedimento assegna a ogni singolo elemento linguistico, che altrimenti verrebbe assorbito dalla frase o dalla pagina, un nuovo significato. Alcune opere non possono essere attribuite univocamente ad uno o all’altro genere. Vi sono artisti che hanno praticato entrambi i campi di ricerca. Se negli anni Cinquanta la Poesia Concreta pare sostenere una posizione critica per il fatto di negare la concezione tradizionale di poesia, la Poesia Visiva degli anni Sessanta e Settanta spesso giunge ad esprimere significati politici per mezzo della contami-nazione di immagini e testi.Tendenzialmente i testi di Poesia Visiva si servono maggiormente di elementi figurativi quali fotografie, pittura e oggetti. Nel caso di scritti autografi si riscontrano affinità con il disegno. In confronto con la Poesia Concreta, la cui tipologia è sostanzialmente più rigida e semplice, nella Poesia Visiva vi è una varietà quasi illimitata di forme miste possibili di arte e linguaggio. 

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